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LAST BEACH STANDING / Club Der Visionaere

  
E tu ci sei mai stato in un posto senza orologi?
Dove la gente chiude gli occhi, e non sa più chi è?
Adesso è domenica, o martedì, o sabato.
Anzi, vado avanti senza guardare il cielo perchè l'acqua torbida rallenta l'arrivo.
Sono a Berlino Est e l'unico a offrirmi qualcosa di illegale è un italiano, pensa un po', quando tutti sembrano reggere la notte solo con birra alle castagne.


Fuori è una pedana di legno galleggiante illuminata dai baci rossi delle lampade agganciate agli alberi, mentre dentro c'è un ripostiglio vibrante dove sudare finchè i muscoli ti stanno dietro.
In fondo in fondo, un siciliano pronto ad asciugarti la fame con una pizza che fa venire nostalgia di casa.

Forse è vero perchè qualcuno ha l'aria e i movimenti di chi si è pettinato due giorni prima per fare serata, ma non saprei dire.
Certo è che assomiglia al rumore del nostro Imbarchino zeppo di zanzare e l'aria elettrica del Gamma, ma più per l'acqua che per la musica che qui si affida ai volenterosi con problemi d'insonnia.
E l'idea che hanno avuto per ricompensare i dj è stata aumentare la prima consumazione di 1 euro.
Chi ci avrebbe mai pensato, in una città che ha sviluppato la sua scena grazie all'occupazione di posti abbandonati, decadenti e gratuiti? 
Io ballo e sudo e non ci penso.
Tra gente che ha dimenticato come si chiama, barchette ormeggiate senza permesso e dischi deep house ammainati tra gli alberi mi accorgo che siamo al limite, io e chiunque sta intorno a tenere il tempo.
Come fossimo in un'interzona allungata, altrove.
In un posto dove sognare da svegli.
O stare appesi alle pause tra i dischi, l'unico calendario a cui tutti danno retta.

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