In principio era il truzzo, disceso a gamba tesa con bomber, taglierina e acqua pazza.
Gli occhi bistrati dagli Oakley e il sorriso serrato dall'urgenza, mostrò subito l'ardore di voler abitare il mondo sopraffacendo ogni altra specie vivente.
Costoro ricacciarono l'infame razza poggiapiselli ai margini dello Chalet, proprio ai piedi del cuore verde di una microscopica metropoli.
Quell'oasi in cattività oggi è l'avanposto di Savana Potente: un bunker pornografico dove saziarsi di techno servita al sangue, una delle piste di decollo più insolite di Torino.
Qui si incarna la profezia degli spazi bui dove ballare fianco a fianco ignorandosi, lottando beat dopo beat per la sopravvivenza nel proprio metro quadro di dancefloor.
Stanotte il ledwall rosso annuncia l'atterraggio a Berlino, culla dei due giganti chiamati a celebrare 6 anni di parties senza anestesia.
Ad anticiparli è la selezione vibrante di Claude, preciso e sorridente nella penombra del totem-consolle.
entra il gorilla, batte un piede e annuncia:
Chiudete gli usci anche voi, signori.
È una notte d'inferno e fuori infuriano le risse.
La notte ci dà un buon consiglio: sbarriamo le porte.
Arriva il tornado.
È una notte d'inferno e fuori infuriano le risse.
La notte ci dà un buon consiglio: sbarriamo le porte.
Arriva il tornado.
(esce)
Nodge l'uragano scarica una raffica e spettina tutta la prima fila.
Sovraccarica l'aria fino all'ultima nuca, tra il torcersi di tante braccia c'è anche il petto nudo e possente di un cubista improvvisato.
Dopo di lui, arriva il re di Berlino Est, l'onnivoro di uffici stampa e easyjet clubbers che infila vinili solfeggiando sillabe invisibili.
Mentre il bancone specchieggia cattive intenzioni e indirizzi di alberghi irraggiungibili, dò un occhio al mio polso svestito.
Esserci è assistere alla resa dei luoghi comuni, cedere alla potenza dell'immaginazione collettiva.
Chalet • Viale Virgilio, 25 • Torino
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